Con la fotografia a infrarossi si può scoprire un mondo invisibile.
Essa ci permette di guardare ciò che gli occhi non riescono a vedere e di dare alle foto un aspetto etereo e surreale, utilizzando questa tecnica attraverso la fotografia su pellicola, con fotocamera digitale o in post-elaborazione.
L’occhio umano infatti non può vedere la luce infrarossa, poichè si trova oltre lo spettro della luce visibile. Possiamo però scattare fotografie con un filtro o una pellicola adatti, che producono effetti intriganti.
I colori e le trame assumono proprietà uniche quando vengono riflessi dalla luce infrarossa, nota anche come “luce IR”. 

Alpe di Siusi, giugno 2021

La storia della fotografia a infrarossi.

Fu Robert Wood a pubblicare le prime immagini a infrarossi, nel 1910. Inizialmente le sue foto furono scattate su pellicola sperimentale che richiedeva esposizioni molto lunghe, per questo motivo la maggior parte dei suoi soggetti erano paesaggi.

Le lastre fotografiche sensibili agli infrarossi sono state sviluppate negli Stati Uniti durante la prima guerra mondiale e si sono rivelate degli strumenti preziosi.Venivano utilizzate per l’analisi spettroscopica e nello stesso periodo sono stati studiati coloranti sensibilizzanti all’infrarosso per una migliore penetrazione della foschia nella fotografia aerea, inoltre le immagini potevano permettere di vedere oltre il gas tossico che permeava  l’aria nelle trincee. Le truppe erano così in grado di determinare meglio le differenze tra edifici, vegetazione e acqua per raccogliere informazioni cruciali. Anche durante la seconda guerra mondiale l’esercito ha continuato la sua ricerca sulla fotografia IR, facendola diventare uno strumento vitale per la guerra moderna.

 

Mirino sperimentale per armi a infrarossi montato su una “Sten”, pistola utilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale

Oltre all’utilizzo per scopi bellici, l’infrarosso divenne popolare tra gli appassionati di fotografia negli anni Trenta, quando Kodak e altri produttori di fotocamere rilasciarono in commercio pellicole a infrarossi al grande pubblico. Fu però negli anni ’60 che prese piede l’utilizzo di queste fotografie tra un grande numero di artisti; tra questi Jimi Hendrix e i Grateful Dead che hanno reso popolare la tecnica IR pubblicando copertine dei loro album con immagini che non sono passate inosservate grazie al loro aspetto multicolore.

Copertina album “Are You Experienced”, 1967

Copertina album “Infrared Roses”, 1991

Bob Dylan, fotografato da Elliott Landy. Woodstock, NY, 1968

La fotografia IR ha giocato un ruolo importante anche nella storia dell’arte.  La superficie di un dipinto, fotografata in questo modo, può apparire notevolmente differente da come ci appare normalmente: uno strato di colore, opaco alla luce visibile, potrà risultare parzialmente trasparente all’infrarosso mettendo in evidenza ciò che si trova al di sotto di esso come un disegno preparatorio. Naturalmente non sempre e non tutta la pittura acquisterà trasparenza. Il risultato dipende dal tipo di pigmento impiegato, dal suo spessore, dalla sua macinazione, dalla natura e dalla quantità del legante e, infine, dalla lunghezza d’onda della radiazione infrarossa impiegata.

Un ulteriore contributo offerto dalla fotografia all’infrarosso nella diagnostica artistica riguarda l’individuazione delle parti non originali. Materiali di diversa natura chimica possono avere un comportamento simile fra loro quando sono colpiti da radiazioni visibili assumendo così lo stesso colore, ma non necessariamente devono avere lo stesso comportamento anche in altre regioni dello spettro. Molti pigmenti stesi sulla pittura, puri o in mescolanza tra loro, sono dello stesso colore e perciò indistinguibili, ma nella fotografia all’infrarosso possono apparire più chiari o più scuri (materiali differenti, ma dello stesso colore, sulla superficie di un’opera possono derivare da ridipinture o altri interventi di restauro).

“Ritratto di Giovanna Tornabuoni” del Ghirlandaio, dettaglio in riflettografia IR

È stata usata in molti altri modi; dai botanici per esplorare il materiale cellulare nelle piante, dagli astronomi per studiare le stelle e in alcuni campi della medicina viene utilizzata tutt’ora.

Ora, il genere non richiede più pellicole speciali per catturare le immagini. Le moderne fotocamere e filtri hanno reso la fotografia digitale a infrarossi più accessibile che mai. 

Puoi trasformare la fotocamera a pellicola o DSLR in una fotocamera IR.

Con i recenti progressi tecnologici, l’infrarosso è una funzione immediatamente disponibile per tutti i fotografi. Ecco i modi in cui puoi scattare foto IR:

  • Pellicola a infrarossi: il metodo originale, che è stato l’unico modo per riprendere a infrarossi per molto tempo, ora viene utilizzato meno a causa della facilità d’uso della fotografia digitale. La pellicola è un ottimo modo per esplorare il mondo della luce IR ma registra anche lo spettro della luce visibile occorre quindi inserire anche un filtro IR per bloccare le radiazioni della luce visibile.

 

  • Filtro a infrarossi: è il modo più economico per sperimentare. I filtri in questione sono simili ad altri filtri per fotocamere e vengono collegati direttamente all’obiettivo della fotocamera. Sebbene siano convenienti, ci sono due cose da considerare: da un punto di vista tecnico non funzioneranno su fotocamere con filtri a infrarossi incorporati, poiché impediscono a tutta la luce a infrarossi di raggiungere i sensori della fotocamera. Inoltre, creativamente, la fotografia a infrarossi utilizza velocità dell’otturatore più lente ed esposizioni più lunghe per acquisire le immagini, quindi avrai bisogno di un treppiede per scattare in modo efficace. 

 

  • Conversione della fotocamera digitale: nella conversione della fotocamera digitale viene sostituito il filtro IR-CUT con uno che lasci passare la luce a infrarossi. Una fotocamera convertita produrrà immagini più nitide che non sono vincolate ai requisiti dell’attrezzatura di un filtro esterno per obiettivo. Questa opzione elimina la necessità di lunghe esposizioni ma ha un’avvertenza: potrebbe non essere possibile ripristinare il sensore di immagini alle condizioni originali, specialmente le fotocamere datate hanno il filtro IR-CUT cementato sul sensore e per rimuoverlo va “demolito”.

 

Uno dei nostri interventi di conversione IR

 

Suggerimenti e trucchi per ottime foto a infrarossi:

Considera i seguenti fattori prima di scattare:

  • Modifica le impostazioni della fotocamera. Similmente ad altri metodi di fotografia a lunga esposizione come la fotografia di paesaggio, la fotografia a infrarossi richiede attenzione ai dettagli quando si tratta delle tue impostazioni: i grandangoli aiuteranno a ottenere una migliore profondità di campo:
  1. Mantieni il tuo ISO basso per evitare foto eccessivamente “rumorose”.
  2. Correggi manualmente il fuoco. L’autofocus potrebbe non funzionare correttamente quando si ha a che fare con la luce a infrarossi.
  3. Scatta le tue immagini in modalità RAW, in modo da consentirti una maggiore flessibilità in post-produzione.
  • Più è luminoso, meglio è. La fotografia normale evita ombre dure o giornate soleggiate. La fotografia a infrarossi è il contrario. Non solo più luce fornisce al fotografo più dati ma rende anche più gestibili i tempi di posa e aumenta l’intensità della luce IR rifratta all’interno della scena. Questo può fornire effetti sorprendenti.

“Scatto solo durante le giornate luminose, soleggiate o poco nuvolose, in modo da ottenere quella brillante luce a infrarossi. Non funziona altrettanto bene se hai una giornata nuvolosa “, afferma la fotografa a infrarossi Kaitlin Kelly. 

  •  Sperimenta, sperimenta, sperimenta. E’ facile iniziare con la fotografia a infrarossi ma difficile poi padroneggiarla. Possono essere necessari anni di dedizione e pazienza per acquisire la tecnica. Non aver paura di iniziare a scattare. Prendi appunti su ciò che ti piace e cosa non funziona per creare la tua ricetta a infrarossi unica.